Le sinfonie di Antonio Rossini

Le sinfonie di Antonio Rossini

19 febbraio 2019

I “mus musculus”, chiamati topi, sono roditori che si costruiscono le loro tane, i loro cunicoli. Giorni fa, in via Gattinara, centro di Rovigheto, ho visto una coppia sgusciare da un cespuglio, e sparire all’interno di un giardino. Chissà perché mi è venuto in mente Rossini (non il simpatico e oramai mitico gatto cittadino, loro nemico) ma il consigliere comunale Antonio, che vota, dopo averla pubblicamente criticata sui giornali, quasi sempre per la maggioranza, giudicata negativamente.

Mi sembra in crisi d’identità, in quanto ogni tanto tenta di giustificarsi pubblicamente. Non potendo servire ai cittadini incazzati il digestivo “Bergamotto”, si sdoppia e si traveste per gli arrabbiati da loro paladino invadendo i giornali con il suo “Controcanto” da “Barbiere di Rovigo”. Facendo pelo e contropelo alle innumerevoli mancanze e disfunzioni dell’amministrazione, che però sostiene. Ed ecco riaffiorare la coscienza, l’esigenza di giustificare “il peccato” comportamentale. Sono quei personaggi, ma forse esagero con il sostantivo maschile, diciamo semplicemente consiglieri, che i rovigotti dovrebbero sottoporre ad attenta analisi, prima di votarli. Per capire chi veramente sono, e soprattutto da che parte stanno. (molto indicativo, per i più distratti, l’incredibile “ silenzio” stampa di Rossini in questi quindici giorni di crisi comunale. Meglio non schierarsi. “Soldato che si ritira, è pronto per schierarsi per la prossima battaglia”, recita un detto. Con il probabile vincitore, naturalmente, sic).

La storia politica, non solo rodigina, ma italiana ci narra di finti oppositori e miserevoli intrallazzatori. Basti pensare ai moltissimi parlamentari che nel corso di una legislatura hanno cambiato casacca, per interesse. Scrivere, per quanto può servire, è una operazione civica, di responsabilità, cari lettori, di servizio per gli elettori rodigini. So benissimo che la critica crea nemici, mentre il leccaculismo amici.

Per concludere: i libri, a proposito di topi, citano diverse categorie. Ci sono quelli che scendono immediatamente dalla nave quando inizia a imbarcare acqua e sprofondare; altri, i più valorosi, si immolano con essa. Non vi è menzione di roditori che si accalchino per salirci sopra. Quello che sta accadendo in questo burrascoso periodo in comune a Rovigo dove, la “bassa marea” prodotta dai politici locali, ha fatto incagliare l’amministrazione.

Roberto Magaraggia

Rovigo Magazine