La pagella della settimana

La pagella della settimana

6 maggio 2019

Rinnovato forse si, nuovo nell’esperienza non direi. Ma il “revisionismo” è del tutto legittimo. Può starci. Soprattutto se nel volgere degli anni si mutano opinioni. Basterebbe comunque dirlo. Se si fanno capriole di 180 gradi. Cambiando partito. E’ lui o non è lui, vi chiederete, quel Mattia Maniezzo, che occupava il trentatreesimo posto nella lista alle elezioni amministrative rovigotte del 2006, con l’UDEUR di Clemente Mastella e con candidato sindaco Beppe Osti? Lo stesso che oggi è il primo candidato dei Grillini locali? Bisogna affermare che, comunque, la radice, il suo incip con la politica, è rimasto campano. Da Clemente a Luigi, da Mastella a Di Maio. Comunque un bel salto, che il giovane e rampante vigile del fuoco deve aver affrontato con quella preparazione che fanno del Corpo, quello dei pompieri nato nel 1941, uno dei più amati dagli italiani. Lo attende ora una sfida che non lo intimorisce, nonostante le difficoltà del movimento e della piattaforma Rosseau, cui è, come sosteneva il filosofo francese, incatenato. Catena spezzata da tutti i protagonisti 5 stelle delle ultime due legislature cittadine, che hanno abbandonato il movimento. Un augurio, al candidato, da Jean Jacques Rosseau. “La libertà non consiste tanto nel fare la propria volontà quanto nel non essere sottomessi a quella altrui”. Voto 6

Bisogna riconoscere a due protagonisti della politica cittadina di aver raggiunto un importante risultato. Dovuto a capacità, ma direi soprattutto a tanta pazienza. Che è sempre un gran virtù. Entrambi, Cristiano Corazzari ed Edoardo Gaffeo, stanno gustandosi momenti positivi della vita partitica. Aver unito tutte insieme le varie componenti del centro destra e del centro sinistra, per affrontare un percorso entusiasmante verso il prossimo 26 maggio, quando la matita sarà posta nelle mani degli elettori, rappresenta un ottimo risultato. Voto 8

Per il sottoscritto, che ha forgiato la sua infanzia in campagna, in un paesino dove gli abitanti erano, seppur modesti, ricchi di umanità, saggezza e rispetto, i ricordi col tempo riaffiorano. Mi ha preso il cuore una notizia che per i cittadini non fa più notizia. Tante sono le serrande dei commercianti che si abbassano, anche e soprattutto a Rovigheto. Che rischia di diventare, senza il commercio, una città spettrale. Leggo che, dopo circa 120 anni chiude, a Trecenta, uno dei negozi più antichi dell’alto polesine. E allora ritorno bambino e sento le parole di mia mamma: ” …l’ho comprato da Renzo Romani, costa, ma è roba buona, di prima qualità…”. La sua merceria, per i paesi limitrofi a Trecenta, era considerata come una boutique. Lì trovavi le novità, i prodotti di marca che venivano rilanciati nelle pubblicità sui giornali e in televisione. Il signor Renzo l’avrò visto un paio di volte ma mi ha impressionato il suo modo, direi quasi curiale, di proporsi ai clienti. Ho fermato quel giorno che, in bicicletta, avevo mi pare dodici anni, senza dire nulla ai miei genitori, mi recai nel suo negozio per acquistare un regalo per il compleanno della mia cara mamma, che lo festeggiava il 4 giugno. Avevo con me mille lire, che mi avevano dato i miei nonni materni. Quando, dopo aver compiuto la scelta, gli allungai i soldi per pagare, Renzo, osservandomi col sorriso indagatore del prete che sta per chiederti …quante volte ragazzo?…. mi domandò se i miei genitori sapevano dei soldi. Un controllo, un modo di manifestare la rettitudine di un commerciante verso la clientela, e verso sé stesso, soprattutto.                                                                                                               Voto 9

I programmi dei vari candidati a sindaco di Rovigheto sono certamente già stati depositati presso la sede comunale, all’atto del presentazione delle liste. Mi auguro che almeno un quarto di ciò che vi è scritto possa realizzarsi. Ma il mio desiderio sarebbe di conoscere, prima del 26 maggio, o assolutamente subito dopo, dai due schieramenti che si affronteranno al ballottaggio, i nomi e cognomi di tutti gli assessori scelti per portare a compimento, dopo la eventuale vittoria, il programma. Lo ha fatto, e debbo dargliene atto, se non mi tradisce la memoria, Fabio Baratella prima di essere eletto sindaco. Trasparenza che lo ha premiato, e che ho apprezzato. Spero che anche i candidati di oggi abbiano la stessa attenzione, trasparenza e moralità nei confronti degli elettori. Voto di incoraggiamento 8

Rovigo Magazine