La pagella della settimana

La pagella della settimana

8 luglio201

Finisce la tiritera per il Chiosco di piazza Merlin. E’ stata finalmente posta la parola fine. A pronunciarla è stato l’assessore Giuseppe Favaretto, cui spetta un primo voto positivo, per aver definito il tira e molla “Chiosco si Chiosco no“. Meta eseguita, dall’intelligente rugbista ingegnere. A settembre via da lì. Nato nel 1999 sotto l’era Baratella si chiude in quella Gaffeo. Un dato “sinistro” per la città. Nato male e vissuto peggio. Brutta struttura, elefantiaca. Che, se fosse stata realizzata in modo legittimo e conforme, non si capisce come mai sia costata, per quanto hanno detto i gestori-proprietari, così tanti soldi per attività legale. Ora i rovigotti avranno un “osso” in meno che intralcia la visione di una delle più belle piazze e Porte di Rovigheto. Tra poco partirà la nuova gestione del bar Macallan e riaprirà la pizzeria ristorante già Taverna, con una nuova gestione. Chi vorrà gustarsi il panorama avrà modo di apprezzarlo, senza più “intralci” di sorta. Voto 8

Il mattino molto presto, quando esco per la passeggiata con il mio aristo-cagnolino, incontro gli operatori di Ecoambiente che svolgono il loro importante ruolo di pulizia della città. Provate a immaginarvi: siamo rimasti senza giunta più di un mese, quando Bergamin azzerò gli incarichi, e, diciamocelo, le cose stavano lentamente migliorando. Provate a pensare invece a uno “sciopero” di una settimana degli operai. Sarebbe una catastrofe, tenuto conto delle alte temperature attuali. Un altro aspetto positivo è che sono iniziati, almeno mi pare e spero, gli interventi di “decoro”. Davanti all’asilo di via Gattinara, vicino casa, ho notato che sono state tolte le erbacce infestanti che deturpavano il marciapiedi. Ma anche in altre vie di Rovigheto. Brutte da vedere e certamente anti igieniche, le erbacce che nascono a ridosso dei muri. Bastano un paio di addetti con decespugliatore e un mezzo di raccolta per ridare alla città un aspetto decente di capoluogo. Voto 7

Venerdì, tardo pomeriggio. In piazza Vittorio, a Rovigheto, sto scambiando alcune opinioni con Renato Borgato. Spunta all’improvviso Giulio Veronese in sella alla sua bici. Naturalmente si ferma. Inizia, lentamente, come fa un nonno mentre racconta le fiabe ai nipotini, una meravigliosa e appassionata disamina di fatti, di storia polesana vissuta in prima persona da questo “Gigante” della politica polesana. Da Bisaglia alle alluvioni, al Delta e gli “assegnatari”. Renato ed io restiamo ammutoliti e affascinati dalle parole di Giulio. Un cervello ed uno spirito da far invidia a un ventenne. Più di mezz’ora di racconto, che ha intersecato fatti e personaggi di questa nostra “Mesopotamia” tra Po e Adige. Politici come questi, dovrebbero essere prelevati e inseriti in un “Cenacolo”, una scuola storica-etico-politica a disposizione dei giovani e di chi vuole iniziare a “fare politica”. Voto 9

Bisogna dare atto alla capogruppo della lista che porta il suo nome, Monica Gambardella, di aver compreso il suo compagno di banco, Antonio Rossini. Da quello che si legge lo ha fatto con ritardo. Ciò implica una semplice disattenzione, dovuta soprattutto alla sua inesperienza politica, ancora prevalentemente improntata dal suo ruolo in Protezione Civile. Basti pensare, come hanno riferito le cronache, che al suo primo appuntamento in Consiglio comunale, si è presentata munita di Thermos. Preparata a resistere all’assedio contro i ” bolsevici”. Comunque meglio tardi che mai. Cosa è accaduto? Che questo irrequieto consigliere, in navigazione da Marangon, alla Lega, a Tosi pensava di aver trovato finalmente l’approdo ai suoi desideri, ponendosi sotto l’ala protettrice della candidata sindaco di centro destra. Si era infatti inserito nella sua lista. Pensando di trascorrere i prossimi cinque anni fuori la Prefettura, magari con l’incarico di presidente del consiglio comunale. Buon reddito, grande visibilità, oltre a girare gratis in tutta Italia (convegni, incontri e chi ne ha più ne metta). Gli è andata invece malissimo. Tanti consensi per rimanere un semplice consigliere comunale. E di opposizione, direte? Mah, qui sarà il tempo a dirlo. Assisto infatti ad una squallida diatriba tra lui e Gambardella. Con tanto di richiesta di pareri a Ministeri vari, si legge. Per capire che cosa, vi chiederete? Su chi deve ricoprire “l’incaricheto” di capogruppo (sono due persone, in tutto). Lascio allo squallore della bassa politica qualsivoglia commento. Ma vorrei lanciare quella che invece è una mia, se volete, fantasiosa impressione. Secondo il sottoscritto sta cercando il pretesto per “rompere”, sfilarsi dai banchi di minoranza, che lo vedrebbero nel limbo per ben altri 1825 giorni. Vabbé, direte, ma dove potrebbe emigrare? Lancio una boutade. Potrebbe entrare come “indipendente” nel gruppo dei “Romeiani”, rafforzandone il peso all’interno del PD. Si sa: l’ex senatore è una persona di parola. Per cui magari un “riconoscimento” potrebbe prima o poi spuntare. Fantasie, sicuramente. Voto 2

Voce nuova. Anzi “vecchia” perché già sul mercato. Pare che il giornale on-line Rovigoindiretta, dopo una settimana di stop, abbia ripreso normalmente le pubblicazioni. Si mormora sia intervenuta una vecchia compagine, che lo gestirà. O nuova, non si sa bene. Chiacchiere, che individuerebbero inoltre l’apporto, il sostegno di personaggi. Insomma, anche l’editoria è come un supermercato: gente che compra altri che vendono. Oppure, sono gli stessi addetti all’informazione che, come i commercianti espongono la merce, rimescolando le notizie. Comunque sia una “Voce” in più fa solo che bene alla democrazia. Voto 7

Rovigo Magazine