I Partiti sono partiti

I Partiti sono partiti

11 luglio 2019

Partiti! Sono davvero partiti i “Partiti”. Scomparsi. Quelli che fino a pochi anni fa costituivano una associazione fra persone accomunate da una medesima finalità. Che avevano le loro sedi, frequentate con orgoglio da iscritti e simpatizzanti, sparse in ogni angolo del Polesine.Tutelati nondimanco da uno specifico articolo della nostra Costituzione Repubblicana, il 49.

Me li ricordo anni fa, quando bazzicavo le redazioni dei giornali, i comunicati che quotidianamente arrivavano dalla Democrazia Cristiana, dal Partito comunista, dal Partito socialista, dai Socialdemocratici, Repubblicani eccetera. Prendevano posizioni su tutto: si trattasse di una piazza, un edificio, un servizio pubblico. Per non rimarcare i grandi temi: Centrale Enel, Area Industriale Attrezzata, Transpolesana, Romea commerciale, Interporto eccetera. Ora muti. Sordi. Ciechi. Nascosti, inesistenti ma presenti sulla carta. Si fanno sentire in extremis, come un moribondo che detta al notaio le sue ultime volontà, e che riguardano quasi sempre la spartizione dei beni.

Un esempio, che non sarà certamente l’ultimo: la questione Tribunale. Prima delle ultime elezioni amministrative, solo perché tirati per la giacca, ospiti di un convegno organizzato dall’Ordine provinciale degli avvocati, tutti i candidati a sindaco avevano raggiunto l’unanimita’. Da via Verdi il Tribunale non si muove! Punto. Addirittura il più astuto, che poi è stato giustamente insignito a sindaco di Rovigheto, Edoardo Gaffeo, aveva predisposto presso il suo comitato elettorale una apposita raccolta firme. Aveva intelligentemente fiutato i voti che costellavano l’edificio ove si amministra la giustizia.

Avvocati, impiegati, commercianti, ristoratori, tabaccai sanno cosa significa intercettare il via vai di cittadini che giornalmente vivono il centro cittadino, recandosi al Foro. Ora, che dalle parole bisogna passare ai fatti, tutti zitti. Tutti tranne le istituzioni. Che legittimamente surrogano quelli che dovrebbero essere gli spazi e le prerogative della “Politica”.

Che l’attivo, dinamico Presidente del Tribunale metta in piazza le esigenze del suo ufficio, per poter meglio rispondere alla richiesta di chi invoca giustizia, è da elogiare. Che una simpatica e democratica signora Prefetto esprima i suoi desiderata, anche. Sono due eminenti figure istituzionali “di passaggio”, cui si augura loro ogni bene, professionale e privato. Ma tra pochissimo Rovigheto sarà per loro solo un lontano ricordo, causa pensione e trasferimento.

Quello che stride, fa pensare, è che anche fra eminenti rappresentanti dello Stato non vi sia “comunicazione”. Infatti l’autorevole Presidente della Commissione Giustizia della Camera, onorevole Francesca Businarolo, in un incontro con i simpatizzanti dei 5 Stelle, presso la sala della Gran Guardia, aveva pubblicamente garantito che il dado era tratto: il Tribunale rimaneva dove è, verrà semplicemente riattato e risistemato. Era stato deciso!  

Ecco perché spero di richiamare in vita i “dormienti”. Su, oh Partiti, coraggio! Risvegliatevi! Fate conoscere, se l’avete, quale è il vostro pensiero. I cittadini hanno diritto di sapere. Adesso. Per capire se i fatti siete in grado di determinarli. Oppure, come spesso accade, solamente di registrarli, una volta che sono accaduti.                                          

Rovigo Magazine