La Pagella della settimana
15 luglio 2019
“Ma è davanti alla Banca del sindaco che hanno iniziato a rifare i marciapiedi?”. Iniziano le chiacchiere, le cattiverie. Direi un atteggiamento naturale che si riversa contro chi è salito al potere. Lo hanno fatto con Bergamin, Piva eccetera. E’ il prezzo che deve mettere in conto chi è “personaggio pubblico”. Al mio interlocutore ho dovuto spiegare che Gaffeo non aveva nulla a che fare con Rovigobanca, e che li c’era anche il supermercato Orva, praticato da molte persone anziane. E che Gaffeo è stato per oltre un decennio seduto nei consigli di amministrazione di altre Banche. Ma le mie spiegazioni non hanno convinto più di tanto. Sicuramente non si trattava di un suo elettore. Voto 5
Debbo invece dare atto al sindaco di Rovigheto di avere ben innestato la marcia. Ho un lontano ricordo di due onesti lavoratori di Bagnolo di Po ( Veronese e De Giuli, se non ricordo male). Li chiamavamo “Stradini” perché si occupavano delle strade, dei marciapiedi, del decoro. Con quattro miseri strumenti mantenevano strade, piazze, marciapiedi pulite, senza un filo di un’erba. Tutto manualmente. C’era solo “la scianzadora”, una vecchi autobotte issata su un camion che in piena estate, nelle strade principali, non ancora asfaltate, piene di polvere, emetteva spruzzi, bagnando la terra. Ora, aver pensato di rispolverare queste figure, chiamandole con il loro vero nome, mi fa molto piacere. Come cittadino, innanzitutto. Voto 8
Altro ottimo incipit, per sindaco e amministrazione, è l’aver deciso di sposare la sede dei Vigili in via Marconi ex sede dell’Università, che tra non molto traslocherà in centro, una volta ultimati i decennali lavori di recupero del palazzo Campo, ex sede della Questura. Altra ottima scelta è quella di lasciare negli armadi le Beretta, le pistole che dovrebbero essere affidate ai vigili urbani. Non ho mai condiviso “altri pistoleri” in giro per la città. Basta e avanzano carabinieri, polizia, guardia di finanza, eccetera. Quando al fianco hai un’arma diventi pericoloso non solo per il nemico, che vedendo che uno è armato potrebbe far fuoco, ma anche per i familiari stessi. Ma non assistete ai crimini, che quasi giornalmente guardie giurate, servitori dello stato commettono contro propri cari? Dell’altro giorno, la notizia, che a Savona un ex-carabiniere ha ucciso la moglie. Ho, dei vigili, un concetto ancora ancorato al ruolo di “amici dei cittadini”, sempre presenti sulla città, “armati” di cortesia e pazienza, al servizio dei rovigotti e dei foresti, e non rinchiusi negli uffici. o a perdere tempo per esercitarsi a sparare. Se si vuole cominciare a mettere ordine, la prima cosa da fare sarebbe quella di nominare un nuovo comandante. Voto 9
Che tristezza vedere che sulla nostra testa, come accade purtroppo da decenni, vengono assunte decisioni, a volte strampalate. Si è saputo che nell’ex carcere di via Verdi arriveranno “ben 14 ragazzi” sotto i diciotto anni, detenuti oggi a Treviso. Spesa prevista 5 milioni di euro per sistemare le vecchie prigioni. Domanda? Credo che per “ospitare” questi ragazzi e “riabilitarli” non siano previste mura di recinzione. Se così fosse le mura perimetrali, che credo siano vincolate dalla Soprintendenza, che fine faranno? Studiosi e specialisti sono contrari a “rinchiudere per riabilitare”. Pare non sia certamente la risposta adatta. Un altro pensiero mi sfiora: il Tribunale, di cui si straparla, con cinque milioni di euro potrebbe benissimo essere riattato e risistemato. Tempo fa, per la misera somma di 2 milioni di euro non si è potuta rimettere a nuovo l’ex sede della Banca d’Italia di via Mazzini, che poteva benissimo ospitare la Procura, lasciando spazi al Tribunale. Ora si buttano 5 milioni, per 14 ragazzi. Vi faccio una domanda: secondo voi da dove arrivano le impresa esecutrici dei lavori? Voto 2
Che tristezza provo quando leggo articoli di giornale dove politici si firmano ex sindaco, ex assessore, ex presidente eccetera. Non vogliono mai rientrare nel ruolo che gli elettori o la vita li ricolloca. Rimangono sempre aggrappati, come un’edera rinsecchita, a quella pianta che per un pò di tempo gli ha dato luce, e ombra. Mamma mia, che aspetti miserabili fanno parte della razza umana. Voto 1
E’ una campana verace. Che vive la sua vita il più possibile “libera”, districandosi da quella ragnatela composta di usi, superstizioni e altro che spesso incatenano. Parlo della signora Prefetto. Chi mi conosce bene sa che odio la falsità. E ho abbandonato da decenni la deferenza, pur essendo stato a contatto con Istituzioni di alto rango. Al cui rispetto, ci mancherebbe, non ho mai mancato. Ma quando debbo esprimere un mio pensiero, che mi lega all’articoli 21 della Costituzione, non mi fermo. Orbene, essendo di prima nomina, questa gentile signora ha portato una meravigliosa ventata di allegria in mezzo ai polentoni polesani. Le foto che la ritraggono producono sempre gioia, voglia di vivere. Alcuni giorni fa si è presentata in piazza Vittorio Emanuele, a Rovigheto, con indosso un vestito tutto bianco, che la fasciava sino ai piedi. Tipico della “Bottega di Brunella” di Positano. Lei, in mezzo ad autorità varie, e grigie, le illuminava. Come fa il sole con la luna. Nonostante ciò, a mio avviso, qualche piccolo scivolone lo ha però compiuto. Tipo sul Tribunale e, ora, spero di sbagliarmi di grosso, sulle concessioni ai pescatori del Delta. Infatti, ieri ho letto quanto sostenuto dall’intelligente e preparato avvocato Luigi Migliorini sul CorVeneto. E sono convinto abbia ragione lui. Quindi… Voto 7
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