La pagella della settimana

La pagella della settimana

20 agosto 2019

Agosto anziano mio non ti riconosco. Succede che ogni tanto si “scopra l’acqua calda”. E’ accaduto poco tempo fa, a Ficarolo. Da ragazzo, parlo di tanti anni fa, quando frequentavo la White House, un locale allora famoso gestito dal mitico Gigi, si mormorava, e molto, di quanto poteva accadere negli Istituti Polesani che ospitavano tanti ragazzi bisognosi d’amore oltre che di cure e rispetto. Vero o esagerati fossero i chiacchiericci al solo pensarci mi vengono i brividi. Poi si è saputo cosa accadeva, forse solo in parte. Si spera che la lezione sia servita. Voto 4

Forse una ventina d’anni fa, quando stampavo il mio mensile “Rovigo Magazine”, una “manina” mi fece pervenire un verbale interno firmato dall’allora medico dell’Iras di Rovigheto. Cosa vi era scritto? Che si abbondava, la sera, con i medicinali per far dormire o “tramortire” gli anziani ospiti, in modo che non procurassero fastidio al personale di turno. La pubblicai. Ci fu una indagine: come e chi gliela ha fatta arrivare al giornalista la lettera riservata, fu la preoccupazione? Morale: dopo poco fu spostato il medico, che non c’entrava nulla, anziché indagare sui fatti messi per iscritto. Voto 4

Ora il “Caso Iras” è divenuto di pubblico dominio, tramite i filmati che le autorità giudiziarie hanno fatto pervenire ai media. Niente di nuovo, spiace dirlo, ma affermare il proprio pensiero dovrebbe, per un cittadino, essere il cardine della democrazia. Soprattutto se all’Iras terminano la loro vita quegli anziani indifesi che hanno costruito questo Paese che si sta lentamente demolendo. Ora sarà la Magistratura a fare chiarezza. I danni maggiori li stanno procurando i sindacalisti che tentano di difendere l’indifendibile. Peccato. Avevano una occasione di dimostrare il loro vero ruolo. Voto 2

Ho letto che il segretario dei due Papi si sarebbe recato presso l’Isola di Albarella per celebrare la messa per i 50 anno dell’Isola. Georg Ganswein, un nome da non confondere con il grande compositore George Gershwin, statunitense nato nel 1898 (quello della Rhapsody in Blue, per capirci), è stato chiamato dai ricchi Marcegaglia, e non si è fatto certamente negare. Qualche anno fa, quando ancora le prime rughe non gli solcavano il bel viso da attore, era fotografato sui rotocalchi e settimanali di moda, era l’idolo dei rampolli e soprattutto ” delle rampolle” aristocratiche romane. Se lo contendevano, lo volevano ospite nei loro salotti aviti. Il sindaco di Rosolina, che è una persona sveglia, come tutti i marinanti, ma non frequentatore dei salotti romani, lo avrebbe “appesantito” con la richiesta di consegnare a Papa Bergoglio l’invito a recarsi nella località popolare bassopolesana. Ma no, caro sindaco! Devi ancora comprendere i meccanismi e le regole che sono in uso in questa nostra società. E’ come se un carcerato qualsiasi chiedesse la “Legge Formigoni” per uscire dopo pochi mesi di galera, invece di starsene rinchiuso sei anni. Significa esser distratti o idealisti. Vedete voi. Voto 2

Non glene frega praticamente un ca…..o! Al Comune di Rovigo, agli assessori, al comando dei Vigili urbani. Niente. Dopo l’invio di ben tre Poste Certificate, un articolo a piena pagina di un quotidiano non si è mossa una foglia. Niente di niente. Auto, cento su cento, che vanno dritte senza rispettare lo Stop da Via A. Mario per svoltare su viale Verona; auto che provengono da via Gattinara ben oltre i 30 chilometri orari e sfrecciano su Viale Verona con grande pericolo. Mai visto un controllo, addetto. Voto 1

Rovigo Magazine