La pagella della settimana

La pagella della settimana

26 agosto 2019

La Digos sta visionando tutte le foto e i profili dei politici e industriali, uomini e donne, bassopolesani e zone limitrofe che negli anni hanno avuto ruoli importanti e determinanti. Allertati anche i dentisti. Si vuol cercare di capire a chi possa appartenere il pezzo di mandibola con relativo dente ritrovato sulla spiaggia nel territorio di Rosolina. Le ipotesi sono tante: ma pare si concentrino su qualche “vecchio” politico o manager dell’Arco costituzionale che “mangiava” a più non posso, facendosi pagare tangenti, in epoche d’oro per gli affaristi. Chissà se visionando foto e dentatura si potrà risalire a quello che in molti immaginavano, e che i magistrati non sono mai riusciti a scoprire. Voto 6

Sia chiaro, l’onorevole Antonietta Giacometti merita tutto il rispetto. Come persona, innanzi tutto. Punto. Ma come parlamentare, ed esponente del Polesine (anche se risiede a Comacchio) le statistiche pubblicate parlano chiaro. Sempre presente in aula, o quasi, quando c’è da spingere il tasto per le votazioni. Interventi e proposte, quasi a zero. E’ quello che in molti avevano pronosticato, senza nulla togliere al suo impegno, per quello che può dare. Ma la critica, spero capisca che è positiva, è che da un parlamentare il nostro territorio si attenderebbe ben altro. Non l’abbiamo mai sentita intervenire con progetti e proposte sul territorio, intervenire ai tavoli che contano. Tanto che qualcuno, considerati i passi giganteschi compiuti dalla scienza e dalla tecnica, per simili situazioni ha ipotizzato che sarebbe forse sufficiente per molti parlamentari riunioni con la teleconferenza e una specie di tesserino “tipo bancomat” da inserite, standosene a casa loro, per potersi esprimere al momento del voto. Sarebbe probabilmente un modo più efficace, e meno costoso averli tutti i giorni sul territorio e “tecnologicamente” a Roma. Voto 5

Tutti i polesani incontrati non vogliono tornare a votare. Giorgio dice ” non credo che sia utile dopo appena un anno interrompere la legislatura ben avviata”. Maria invece è convinta “che questo governo abbia innestato la strada giusta del cambiamento”. Mentre Giovanni spera che la maggioranza che si è rotta tra 5 Stelle e Lega “si ricomponga presto per portare a termine il taglio delle provvidenze pubbliche a certa stampa, di parte”. Ulisse, invece , vede con interesse una nuova unione “tra Grillini e Pidini, perché sarebbero finalmente in grado di incidere sulle disuguaglianze ancora toppo marcate nel nostro Paese, eliminando le Regioni autonome che non hanno più senso e costano”. E’ il popolo che parla e si “confessa” in diverse “chiese”. Voto 9

Non fortunato, diciamolo, l’incipit del nuovo prefetto di Rovigo. Nessuno, in Polesine, fra i vari ruoli ricoperti, dove regna ancora-purtroppo- una forma di servilismo, confondendo il rispetto dei ruoli, dovuto, con quello dei doveri, non dovuto, si esprime pubblicamente. Non si è ancora liberi di giudicare il ruolo, che ricopre una persona, dal suo status. Atteggiamento che non “aiuta” le persone stesse che, trovandosi davanti una miriade di “inginocchiati” non possono, se vogliono, “raddrizzare” il loro incedere a salterelli. Pensando di essere nel giusto, considerati i tanti che glielo fanno credere. Dicevo della dottoressa Maddalena De Luca. Partita non bene. Con lo “sposalizio” del Tribunale al Censer, poi oggettivamente fallito. Infilandoci la doppietta sui Diritti di pesca. Non so cosa effettivamente accadrà, ma credo che l’avvocato Luigi Migliorini, conoscitore del problema, sia da tenere in considerazione quando in una intervista, pubblicata ieri, afferma che “…la proroga di 15 anni è infattibile…il parere dell’avvocatura generale è inapplicabile, non parla mai di diritti esclusivi di pesca…il prefetto ha agito con buona volontà ma non c’entra assolutamente niente. Si è espresso ma non era nei suoi compiti. Ha fatto il solito tavolo per avvicinare le parti ma sotto il profilo giuridico è del tutto irrilevante. Tornare al tavolo prefettizio vuol dire perdere tempo…”. Ecco, gentile signora, un giudizio autorevole e che Le farà sicuramente bene; diciamo “un manrovescio benefico”: prima di ulteriori altre legittime prese di posizione, tipiche del Suo carattere, come leggo nei miei libri che tratteggiano il Suo oroscopo (e che pubblicherò) si fermi, e rifletta. Perché spiace registrare sbandate, in quanto nei Suoi confronti nutro simpatia. Voto 6- – .

“Tristo è quel discepolo che non avanza il maestro”, ha lasciato scritto il grande Leonardo da Vinci. E’ l’impressione che ho avuto leggendo la lettera di un altro Leonardo, da Polesella, inviata urbi et orbi, dove si “autosospendeva da vice-segretario del Pd provinciale, non dalla presidenza dell’ATO” avuta tramite il suo partito, per i dialoghi o trattative in corso per la formazione di un nuovo governo tra il PD nazionale e i 5 Stelle. Cosa ho pensato? Che da buon portiere le palle dovrebbe prenderle, non lanciarle. E, seppur culturalmente preparato, a Raito manca il “suo maestro”, l’ex sindaco di Occhiobello, Daniele Chiarioni, eclissatosi dopo la sventola subita nelle recenti elezioni comunali amministrative. Sicuramente lo avrebbe sconsigliato di vergare “quella che è oggi solo una ipotesi”, attento e misurato come è Chiarioni. In quanto, sia nell’una che nell’altra tesi (che il governo nasca oppure no) si è trattato di praticare una “piazzata” inconsistente, insignificante, da “scherzi a parte”. Che sicuramente lo avrà issato in una effemeride gloria, morta nello stesso tempo in cui è apparsa, sui suoi amati social. Perché immaginarsi un Raito senza il partito che lo riveste è come leggere Cervantes togliendo al protagonista Don Chisciotte Sancho Panza. Un inutile Boomerang. Voto 5

Rovigo Magazine