La pagella della settimana
2 settembre 2019
E dei libri di Cibotto, che tanto avevano fatto chiacchierare e riempire le pagine di giornali e televisioni? Che fine ha fatto una polemica risultata poi strumentale? Senza arte e parte? Con dei figuranti, più o meno interessati? Ma sprovvisti di quello che Tony amava: ironia e intelligenza. Non se ne parla-giustamente-più. Queste misere polemiche sono le caratteristiche di una città chiusa, dove la cultura può avere espressioni antropologiche, forse anche sessuali. Infatti anagramma di cultura è: tu-ra-cul. Voto 3
A volte succede: non potendo avere a disposizione persone intelligenti-o meglio, affidarsi a dei raziocinanti per dei politicanti può essere una scelta voluta- in quanto diversamente potrebbe capitare di scoprirsi: facendo capire ai più stretti collaboratori che si è zucche vuote. Ecco che in qualche caso ci si può affidare a degli “strumenti intelligenti”. Quello che potrebbe accadere a Rovigheto se si insedieranno i famigerati “cassonetti intelligenti” per la raccolta dei rifiuti. Dell’amministratore delegato di Ecoambiente, Giancarlo Lovisari, conosco l’intelligenza e la preparazione. Dei “cassonetti” poco, ma mi immagino non possano ben funzionare. Intanto quanto verranno a costare? Poi una città di anziani come la nostra dove, munti del tesserino, si dovrà andare col “bancomat rifiuti” e depositare. Uno se lo dimentica in casa, allora su e giù per le scale per andare a recuperarlo e non abbandonare il sacchetto per terra. Poi chissà: fossi e canali spero non divengano il ricettacolo per i furbetti che non vorranno pagare. Mi piacerebbe che, se si dovesse decidere tale sciagurata mossa, che prima vi fosse un impegno pubblico, con manifesti affissi su tutta Rovigheto per fornire alla popolazione questi dati: costo dei cassonetti; costo tariffa attuale; costo tariffe del 2021, 2022, 2023 con i famigerati risparmi paventati eccetera. Diverrebbe un impegno giurato: dove ci si mette la faccia e non solo la promessa “del calo dei costi per i rovigotti”. Staremo a vedere… Voto 5
Forse le elezioni politiche saranno spostate. Non si sa a quando. Ma le regionale nel 2020 dovranno invece svolgersi. Lega a parte, che vanta in Veneto ancora consensi notevoli, tranne che in Polesine, degli altri partiti che ne sarà? Dei 5 Stelle, che probabilmente si avvieranno alla consunzione? E del PD, attraversato da quelle tante anime che un tempo lo hanno costituito, che ne sarà? Ma il dramma autentico è degli altri partiti del centro destra. In Polesine su chi possono contare? Sparpagliati, senza guide autorevoli, senza attività sul territorio, se non quella di andare a elemosinare voti. Ci sarà da divertirsi, o da mettersi le mani nei capelli, chi li ha. Voto 6
Mah, ho l’impressione che non sia la strada giusta, se l’intento è quello di crearsi “un gruppetto” che sotto l’insegna di “Associazione diventi gruppo Politico”. D’altro canto il sindaco Gaffeo è un pò debole, politicamente parlando. In consiglio comunale conta cinque consiglieri della sua lista, un quarto della maggioranza. In genere sono persone catapultate, inesperte rispetto ad altri marpioni. Ecco quindi l’idea, probabilmente scaturita da qualcuno del suo gruppetto, costituito da quattro-cinque individui che si ritrovano in un bar: dare vita a una associazione culturale dal titolo “Perché cresca felice”. Sono convinto, se l’obiettivo e quello di rafforzarsi, come gruppo politico, sia un errore. Una contraddizione in termini: la cultura non rende felici, per niente; soli gli scemi e i rincitrulliti, sono felici. Se poi effettivamente dovessero avvicinarsi a questo “cenacolo” vari personaggi, che masticano e paventano cultura, le tensioni si faranno sentire. Sarà come riunire “esperti” di calcio insieme, dove ognuno si sentirà l’allenatore. Auguri. Voto 6-
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