La pagella della settimana
16 marzo 2019
Ho sempre più l’impressione che il nostro sindaco, Edoardo Gaffeo, sia un vip. Quindi, essendo io aristocratico, potrebbe divenire il mio sindaco ideale. Indossa costantemente il suo ruolo di professore che, per chi è partito dalle periferie e da una famiglia di artigiani, potrebbe costituire un vanto. Che finisce però per allontanarlo giorno dopo giorno da quelle masse o popolo, caro alle sinistre. Non tutti i rovigotti hanno il tempo o la voglia, come il sottoscritto, di cercare di erudirsi leggendo Sofocle e Antigone e Creonte cercando di comprendere e giustificare il comportamento “dell’uomo politico”. E nemmeno tenendo in considerazione quanto riferisce Niccolò Machiavelli. O riflettere sulla frase attribuita a Cosimo de Medici che sosteneva che non si governa col pater noster. O Jean-Paul Sartre, che ha chiaramente affermato che governare significa sporcarsi le mani. Senza addentrarsi per comprendere l’etica di Aristotele, o Kant che detesta il moralista politico ma esalta il politico morale. Per finire questo breve percorso elitario, transitando per Hobbes fino a Benedetto Croce che non nutriva nessun dubbio: meglio farsi operare da un grande chirurgo, anche se non di specchiata moralità, che l’inverso. Prima delle elezioni amministrative, avendo visto (come per il 95% dei rovigotti) per la prima volta in viso Gaffeo (la nudità del volto è più grande di quella dei corpi, per chi sa osservare) avevo detto a un mio amico, suo sostenitore: “Ha uno sguardo inquietante, non mi pare sprizzi simpatia”. La sua risposta fu immediata, e intelligente: “Mica ci devi andare a mangiare la pizza, l’importante è che governi bene”. Ecco, a distanza di quasi un anno, un primo è doveroso bilancio. Ha iniziato il percorso con il bruttissimo incipit, su una questione importante come il Tribunale. L’impressione è che abbia, come noi tutti, delle “dipendenze”, che non lo rendono libero. C’è chi ama, per esempio, le sigarette, chi le donne, chi il cibo, chi le auto, chi lo sport eccetera. “Amori” che ci rendono “schiavi”. Gaffeo, dopo aver trascorso oltre un decennio in mezzo a tanti soldi, come componente di importanti consigli di amministrazione di banche, pare soggiogato dai soldi. Le critiche di cittadini, commercianti e anche politici, sono state pubblicamente rivolte alla sua totale assenza partecipativa diretta fra i cittadini. Solitario anche nelle decisioni, par di capire, scavalcando i consiglieri di maggioranza (Ghendi dixit). Si comporta cioè come un vero Vip,“very important person”, e procede per conto suo. Le persone importanti, con o senza carisma, hanno una marcia in più e spesso la usano “per asfaltare” il popolino. Finché non è stato “stanato” sulla questione Palazzo di Giustizia, dove pare abbia intrattenuto con una ristretta élite l’eventuale trasloco, Bando Periferie, debito Piscine eccetera proseguendo “in solitaria”. I 50.000 rovigotti pensavano di osservarlo dal balcone di Palazzo Nodari, in tempi di coronavirus, esibirsi attraverso un proclama. Hanno dovuto snidarlo invece quelli di Forza Italia, attraverso una dura lettera ai giornali, per fargli redarre il solito comunicato postumo. Dove elogia i vip, Prefetta e Direttore Ulss. Oltre naturalmente tutti gli uomini, di terra, d’aria e di mare che si sono prodigati nell’onorare il compito per cui sono retribuiti. Lo so, ma non sarei me stesso se non pensassi che un Prefetto deve fare esattamente quello che sta facendo la De Luca. Così pure il direttore Ulss 5. E magari anche meglio. Ma anche tutte le forze dell’ordine, e gli operai, eccetera. Sarebbe molto grave il contrario, e non solo in questo particolare momento che stiamo attraversando. Ma oramai viviamo nel tempo “degli eroi”, dove l’essere persone “normali” e far coincidere il compito con il dovere è difficile, o irrilevante. PS: Da segnalare positivamente. Il sindaco si sta battendo per ottenere i 13.5 milioni del Bando Periferie, costi quel che costi, è dato intendere. Voleva poi far approvare “al buio”, cioè senza la presenza del pubblico ma con i soli consiglieri comunale l’accordo sul debito Baldetti e C. È stato stoppato dal PD. Il tutto per indossare soldi pubblici e rovesciare Rovigheto come un calzino. Avevo sottolineato positivamente il “ sacrifico” del primo cittadino che, trovandosi inaspettatamente sulla poltrona più alta, rinunciava a centinaia di migliaia di euro di appannaggio annuo dovendo lasciare l’università (la banca San Paolo non lo aveva più rinnovato, già dai primi mesi dello scorso anno). Ecco che, leggendo i giornali di questi giorni, spunterebbe per lui un ulteriore strapuntino economico aggiuntivo. Pare che la società Ascopiave (naturalmente risparmiando e facendo pagare meno il gas: scusate la battuta) voglia allargare da sei a sette i consiglieri del CDA, nel prossimo rinnovo previsto nel mese di aprile. Come il prode Zaia ha voluto aggiungere ben 11 assessori esterni in Regione, dopo averli diminuiti di dieci. Pare, dico pare, che si stia formando una cordata dei “piccoli” azionisti, tra cui Asm Set, per ottenere un posto da 50.000 euro anno per tre anni. Indovinate che nome circola sulla stampa. Un aiutino: è professore all’università, abita in una frazione, non risulta molto simpatico? Chi sarebbe? Voto 8
Eccola “ l’innovazione lab” di Rovigheto. Istituita presso l’ex Liceo Celio che ha nutrito e allevato culturalmente, soprattutto nel tempo che fu, fior fiore di cittadini. Una delle sue avite stanze prenderà nuova vita. Sarà destinata all’allattamento dei cittadini neonati, o in transito. Una specie di “latteria social”, considerata la prestigiosa e futuribile destinazione dello storico edificio, ora dismesso. I nostri amministratori hanno colto al volo i suggerimenti piovuti in tal senso da due associazioni, Soroptmist e Unicef. Eccola quindi la nuova rappresentazione, costituita da tre attori e due capezzoli. Voto 7
Viviamo, quindi siamo vivi, e fortunati, in questo brutto momento storico. Senza guerre guerreggiate ma con un terribile nemico invisibile. Il famigerato coronavirus. In questi giorni di paura effettiva, non conoscendo appieno quando e come il nemico ci può attaccare, siamo sommersi da ondate di informazioni. Interessanti. Utili. Unite però a una gran quantità di cazzate che possono essere fatali, soprattutto in persone deboli o ignoranti. Il riuscire a isolarle estrapolando la parte ridicola sarebbe il segreto del buon vivere. Ieri era girata la notizia che a Badia vi fosse un caso cov19. Figuratevi l’allarme procurato. Era invece una notizia falsa. Non si riferivano a Badia Polesine ma all’Alta Val Badia, un territorio che gli amanti della montagna ben conoscono. Insomma si è confuso Badia bassa padana, con l’Alta Badia ladina. Come Bergamo Alta e Bergamo Bassa. Sorridiamoci su. Voto 6
Rovigheto essendo stata in questi ultimi anni spogliata delle sue rose che abbellivano i viali non è però esente dalle spine. Una di queste si chiama “ritardo”, arriviamo sempre dopo. È da più di una settimana che è scoppiato il cov19 e ancora non abbiamo lavato e disinfettato strade e luoghi pubblici. Le auto dei vigili, munite di altoparlanti, si sono messe in moto solo ieri, dopo che le televisioni ci hanno mostrato ciò che avveniva in altri comuni. Stessa cosa le lettere di solidarietà, e i penosi ringraziamenti alla popolazione, e a tutti. Occorrono fatti, non parole. È la grande fortuna che può permettersi una città isolata come Rovigheto. Che, come capirete, può contare anche questi vantaggi. Qui tutto arriva in seconda visione, come certi film nei cinema di periferia, o non arriva proprio. Rallegriamoci, nella tristezza. Voto 4
Un Colombo viaggiatore mi ha informato che a Venezia, presso il Tribunale Amministrativo Regionale, sarebbe stato depositato un “ricorso pesante” avverso la nomina del nuovo direttore del Teatro Sociale di Rovigheto. Sarà vero? Sarà falso? Sarà quel che sarà … Voto 3
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