La pagella della settimana

La pagella della settimana

20 aprile 2020

Pensavo si trattasse solo di una battuta quando, da bambino, mi dicevano che anche una persona qualsiasi può diventare onorevole. Avevano però scordato di aggiungere che occorreva essere in gran parte dei leccapiedi, falsi, ignorantotti, oltre ad avere necessità di percepire incredibili stipendi e vitalizi. Oggi ne ho la certezza, osservando la pattuglia dei mille romano centrici. Siamo purtroppo prigionieri, oltre che del coronavirus, di una classe politica mediocre, direi nulla. Se penso ai vari Taverna, Azzolina, Boccia e C…siamo senza Speranza, alcuna. Voto 3

Mascherine: sta già avvenendo, ma avverrà che a una gran parte di nostri politicanti sia loro tolta la faccia, facendoci scoprire la maschera che hanno sotto. I cittadini non sono tutti una massa di coglioni. Ed è proprio in momenti come questi, dove la gente è scoglionata e irritata, che si fatica darla da bere. Perché a tutto c’é un limite. Le giravolte televisive quotidiane cui assistiamo, frutto dalla politica del testa o croce, lo dimostrano. Tante idee, e confuse, ci stanno portando al massacro. Che non sarà tanto quello dei morti, bensì socio-economico. Siamo la nazione più indebitata d’Europa, e stiamo spendendo miliardi di euro a iosa, e a casaccio. Reddito di cittadinanza, cassa integrazione, aiuti di qua e di là. Elargizioni a tutti, o quasi. Spese esagerate, che giungono in ritardo, soprattutto sulla sanità pubblica. I nodi arriveranno al pettine, fra non molto, quando si dovranno fare i conti economici e sociali, in autunno inverno. Le “sfacciate” comparsate televisive cadranno, nonostante il solito tentativo dello scaricabarile. Così a qualcuno gli sarà strappata la faccia, e avremo modo di vedere la maschera che ha sotto, che ora tiene nascosta. Voto 2

Ho l’impressione che vi sia una gara a “chi ce l’ha più duro” tra esperti e politici. Si cerca almeno di darlo da intendere, senza probabilmente riflettere alle conseguenze che ne deriveranno. Il nostro sindaco Edoardo Gaffeo, per esempio, ha prorogato i divieti tout court fino a maggio, nonostante che nella nostra plaga desolata, tra città e provincia, si contino 19 morti e il minor numero di infettati del Veneto (la quasi totalità probabilmente sarebbe deceduta ugualmente, per età e gravi patologie, senza cov-19). Le disgrazie non lo sono però sempre per tutti, e noi, isolati più di un’isola, ne stiamo avendo conferma, essendo appena sfiorati dalla pandemia. Sono comunque altresì convinto che il primo cittadino, passata la buriana, porterà una ventata innovativa su Rovigheto: avrà a disposizione soldi (piscine) e forse anche il Bando Periferie, anche se le casse dello Stato non sono solo vuote, ma di più. Vedremo anche il “tornasole” sul Tribunale. Voto 6

In questi giorni, che mi costringono ad essere un condòmino mascherato (o comunista; a proposito, il prossimo anno è il centenario della nascita del PCI, che era il partito dei lavoratori) per strada ho incontrato la carnevalata, il corteo delle mascherine. Su centinaia di incontri ne ho viste solo due col logo della Regione Veneto, e una di un foglio locale. La prova che i rovigotti si fidano semplicemente dell’efficacia di quelle acquistate in farmacia. Fra questi cittadini penso vi siano molti che hanno avuto la possibilità di vedere il video, oramai divenuto virale, di quel farmacista che le ha “testate” annientando le “mascherine spot” distribuite dalla Regione. Ho ricevuto, inoltrata da un amico, la contro replica dei pro-Zaia. Un tentativo mal riuscito di sbugiardare il vero, che ha di fatto confermato la mia idea su chi abbia ragione, cioè il farmacista. Hanno bucato, allegando inoltre fotocopie di normative, cui si sarebbe “attenuta” la ditta che, gratuitamente, aveva prodotte migliaia di “pezzetti di carta”. Trattasi delle cervellotiche fotocopie della insopportabile e dannosa burocrazia, alla cui vista viene voglia di acquistare una pistola…Voto 4

Ho atteso un anno. Speravo che a Rovigheto nella minoranza nascesse una strategia che potesse, giovando indirettamente all’amministrazione Gaffeo, innestare un interesse politico amministrativo. Nulla. Peccato. Perché, in quella che è definita amministrazione locale, oggi esiste un re, che è il sindaco. Che ha sicuramente compreso di avere avuto in dono insperate frecce che gli permetteranno non solo di dormire sonni tranquilli per altri quattro anni, ma all’occorrenza di farle scoccare, da qualche suo arciere, contro i rompi coglioni. Non noto strategie intelligenti, che possano creargli non dico problemi ma almeno pensieri. Se a ciò unite la pattuglia di consiglieri di maggioranza proni (azzardo a dire che potrebbe perfino “schiaffeggiarli” metaforicamente in faccia, che non avrebbero di che lamentarsi) la sua neo esperienza politica, procede indisturbata. Tanto che si è anche piazzato al secondo posto di una lista che concorre a far parte del CDA di Ascopiave. Sono convinto che prima o poi, nella disputa con Hera e C, qualcuno potrebbe dar inizio allo scontro intimando ai pugilatori: fuori i primi. Voto 7

Spero e mi auguro che non ci sia qualche deficiente di politico che, oltre ad averci caricato sul cov-19 oltre ottocento super esperti di virus, e centinaia di provvedimenti e normative che non servono a un cavolo, se non ad aumentare la confusione, non ci voglia privare ulteriormente delle nostre libertà e diritti fondamentali. In Germania nessuno è stato costretto a rimanere un sol giorno recluso in casa. La sanità ha funzionato benissimo, operando come doveva operare. Anche i vecchi sono stati tutelati. Che non venga in mente a qualche ebete di imporre “le fasce di età”, tra l’altro incostituzionali. Cioè obbligare gli anziani (65/70 anni e oltre) a rimanere ancora confinati in casa. Rapinandoli dagli anni, tanti o pochi, che gli rimangono ancora da vivere. Voto 1

Cari lettori, sapete qual’è l’appuntamento elettorale che era primo in calendario, slittato per l’emergenza cov19, e assolutamente più urgente delle elezioni amministrative e regionali? Quello sul taglio dei parlamentari. Anche i più ritardati di comprendonio avranno avuto modo di vedere e capire l’insipienza di molti nostri politici, chiamati incredibilmente onorevoli. E’ la certificazione che non servono, anzi ci danneggiano, e che andrebbero eliminati non solo al 30 ma al 50%. Mi auguro che quando finalmente andremo alle urne il sì ottenga il 95% dei consensi fra i votanti. Il 5% dei contrari è la quota di quelli che con la politica ci mangiano. Voto 10

Ricordate? Nella scorsa pagella vi avevo suggerito di ricercare il ridicolo, anche nelle situazioni più preoccupanti e coinvolgenti, per aiutarvi a sopravvivere. Volete sganasciarvi dalle risate? Seguite le direttive che i “geni incompresi” proporranno o adotteranno per chi vorrà frequentare il mare, le spiagge. Poi verranno quelle su bar e ristorazione. Vedrete cosa potranno sfornare “cervelli sprecati”. Spettacolo assicurato. Voto 10

Rovigo Magazine