Riciclaggio

Riciclaggio

18 dicembre 2021

In Italia c’è un settore che funziona perfettamente. È quello del “riciclaggio dei politici  trombati”. Non c’è “rotta-restauratore” più efficace del “rifiuto politico”. Ciò che viene “cestinato” dagli elettori è subito riutilizzato. Facendo immediatamente scendere in campo la Circe della politica, che ripristina il vecchio usato trasformandolo. Un esempio palpabile ci viene, per esempio, dal Partito democratico regionale. Ma non solo. Trombati dai propri elettori Martella, Baretta e Variati ci pensa la nomenclatura a piazzarli. Figuratevi cosa dovranno reinventarsi, dopo “l’errore commesso” alla Camera e al Senato, quando si sono votati per ben quattro volte la diminuzione di 345 parlamentari, confermata dagli italiani col referendum. Tra non molto bisognerà trovargli un posto assieme alla migliaia fra portaborse e reggicalze che li attorniano, e che resteranno senza occupazione. Mentre la povertà, la disoccupazione aumentano e le pensioni di milioni di italiani sono misere e ingessate da anni, si è invece deciso di aumentare gli emolumenti alla Casta: sindaci, assessori, presidenti di provincia eccetera. Il motivo? Perché si assumono grosse responsabilità, è stata la giustificazione ufficiale. Come se il denaro fosse la medicina per modificare etica e morale. E “guarirli dalle grosse responsabilità”. Avete mai visto per caso sindaci e amministratori pagare di persona per lo sperpero di soldi pubblici o le cazzate commesse? O per le ruberie mai indagate o scoperte? Così anche in Polesine (nemmeno 250.000 abitanti) e a Rovigheto (nemmeno 50.000) si attendono dal prossimo gennaio gli aumenti. C’è chi arriverà dagli attuali 7.000 ai 13.000 euro mese per i sindaci di città metropolitane. Poi via via a scendere proporzionalmente: con popolazione oltre 100.000 abitanti, da 5.200 a 9.200 fino a chi non ne conta nemmeno 1.000, da 1600 a 2.000 euro. Eppure, nonostante le mie tante primavere vissute, non ho mai assistito tra Adige e Po a candidati a sindaco o consigliere comunale presi per la collottola o tirati per la giacchetta. O chi non conoscesse “le grosse responsabilità” e gli emolumenti che gli sarebbero spettati “per il loro spontaneo e manifestato impegno pubblico”, sbandierato alla popolazione prima del voto. Ho assistito e registrato invece a lotte intestine, senza esclusione di colpi, per farsi candidare. Di una violenza proporzionale agli euro che sarebbero intascati se eletti. Tipo i 5000/ mese e oltre per chi siederà prossimamente alla presidenza della Provincia, in via Celio. Retribuire i politici per quello che valgono e non per quello che credono di valere, fu il tentativo intentato e miseramente fallito di un industriale degli Stati Uniti quando propose agli amministratori della sua città : “Se lavorerete con più impegno e passione per i cittadini e non ruberete più sono pronto a duplicarvi lo stipendio”. “Non possiamo accettare ci rimetteremmo troppo”, fu la loro risposta. Ragionatevi sopra.

Rovigo Magazine

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