La pagella natalizia

La pagella natalizia

20 Dicembre 2021
In questi momenti di Covid, dove oramai si è smarrito il senso del vivere, dove oltre alle crisi esistenziali si sommano quelle essenziali di una società moderna, come il commercio, a Rovigheto dalla massa vi è sempre chi si eleva. Chi, nonostante le peculiarità di questa città di campagna che ha smarrito quelli che erano i valori fondanti che l’hanno caratterizzata, ha però creato nuovi spazi fornendoli di professionalità. Come i fratelli Gasparetto all’avanguardia nel casalinghi o il caffè Borsa gestito da poco dalla pasticceria Borsari per citare, poi, Il Punto bottega di vini e formaggi e altre prelibatezze da poco inaugurata e gestita da  Matteo Peretto. Eccoli gli esempi di un territorio definito “Città”.
PROMOSSI
Non si riesce o non si vuole mettere la parola fine al Consorzio per Lo Svipuppo. Un altro anno di agonia ci attende. Vi rendete conto di quanto sia difficoltoso per la politica “eliminare” quelle creature cui la politica stessa ha dato vita? Che in molti casi servivano come contenitore occupazionale per gli amici degli amici. Che in decenni hanno sfornato stipendi e prebende rivolte soprattutto ai “cerchi magici”. E poi al territorio e ai cittadini. Pensateci sopra
BOCCIATO
Meno male che in municipio a Rovigheto non hanno appeso lo stendardo “Zaki  libero subito”. Forse memori del flop di “Verità per Regeni” che da anni attende ancora risposte. La libertà è il valore più alto che esista, almeno per il sottoscritto. Anche per un detenuto cittadino egiziano che è imprigionato nel suo Paese per reati che la giustizia di casa sua ritiene gravi. Punto. “Habeas Corpus” è ancora una legge fondamentale da quel lontano 1679 in cui vide la luce. Ma infastidiscono certi “sinistrorsi o qualunquisti”, spesso superficiali e ipocriti, che invadano i media italiani da anni per chiedere la libertà di qualche individuo. E ciò sta bene. Strombazzando  in mille modi la richiesta di far liberare Zaki. Addirittura proponendo la cittadinanza italiana d’emblee. Fa parte dell’esagerazione tipica dei populisti un tanto al chilo (Mimmo Lucano docet). Così almeno avremo un clandestino in meno. E questo egiziano imparerà finalmente l’italiano, visto che non ha spiccicato una frase nella lingua di Dante in risposta alla moltitudine di domande che giornalisti nostrani gli hanno rivolto dopo la liberazione. Nel contempo ci sono due italiani, Andrea Costantino e Marco Zennaro, incarcerati in Sudan e negli Emirati. Ne avete sentito per caso parlare? Ma questa è roba di casa nostra.
RIMANDATO IN ITALIANO
Chiariamo: sono maggiorenne e vaccinato. Ancora in grado di pensare con la mia testa per quanto mi concede. Non voglio addentrarmi sulla “pandemia mentale”, la vera è gravissima malattia, cui da due anni siamo sottoposti a reti unificate. Il virus, anche se invisibile, ci sta dominando. Abbiamo più timore dell’invisibile che del visibile. Lo dimostrano le religioni, la morte che per tutti i viventi rimane un mistero, quindi pauroso. Appunto. Che gli esseri umani siano composti in gran parte da degli stupidi lo ha affermato Carlo Maria Cipolla in quel divertente libro “Leggi fondamentali della stupidità  umana”. Che il globalismo si sia mangiato le personalità è purtroppo vero. Che oramai non si legga non si studi non si cerchi soprattutto di ragionare con la propria testa altrettanto vero. Le notizie ci vengono confezionate e recapitate in casa attraverso le televisioni come i cibi in scatola è altrettanto vero. Sono addirittura gratuite. Non bisogna faticare. E chi le gestisce è  profondamente convinto di avere a che fare con degli stupidi creduloni. Vi è, nascosta, anche una indiretta valutazione di incapacità e mancanza di rispetto verso gli italioti. Una specie di pubblica tutela al popolo handicappato. Altrimenti nei resoconti quotidiani sui deceduti ci fornirebbero dati completi di quanti decessi, e per patologia. Tot per Covid, tot di cuore, tot di tumore, tot di vecchiaia eccetera. Così ogni tele-spettatore potrebbe farsi una propria opinione. Pensateci sopra.
BOCCIATI
Tanto per dire: avete mai visto e assistito su tutte le reti nazionali e private a interventi delle massime autorità dello Stato e via correndo all’indignazione e condanna della pacchetta emessa velocemente e di corsa sul culetto dell’imbottita bella e sconosciuta giornalista, tale Greta Beccaglia? Reo un ristoratore goliardico e stupidotto, e direi ignorante, che non conosceva cioè le leggi di questo Paese impazzito. Dove per tale gesto, esecrabile chiariamolo, si rischiano fino a 12 anni di carcere. Mentre se lo stesso avesse con l’auto ucciso un figlio, una moglie, un genitore o un familiare si sarebbe beccato da uno a due anni. Che aumentavano se trovato sotto l’effetto di stupefacenti arrivando al massimo a sette, ma a farla grande se la cavava con due tre. Lo schifo, l’ipocrisia mi ha invaso vedendo giornaliste, il cui “curriculum” nel nostro ambiente è conosciuto, che in programmi televisivi caricavano il fattaccio, per spirito “di corpo”. Peccato che fossero le stesse che hanno avuto “spinte e contro spinte” per imporsi nella carriera, da politici importanti, che siedono o hanno seduto anche in Parlamento. Per non citare una indagine della Federazione Nazionale della Stampa che ha registrato una percentuale interessante e sconosciuta: l’85 per cento è stata vittima di molestie è il 35 per cento di ricatti sessuali. Credo si saranno difese e zitte per non vedere la carriera intralciata. Una scelta che le ha relegate però  nell’anonimita’.
BOCCIATE
Probabilmente anche lei, l’onorevole Antonietta Giacometti, nei fine settimana quando rientrava dagli impegni romani nella sua residenza di Comacchio e voleva recarsi nella sua industria di conserve alimentari a Crocetta, frazione di Badia Polesine, per quasi tre anni doveva attendere il via libera di un semaforo posto sul cavalcavia, a poche centinaia di metri dalla meta. Perché la strada era a senso alternato. Per un problema di sovraccarico, sembrava capire. Ma che sarebbe stata sistemata in breve tempo. Sono trascorsi invece più di due anni. Ora è riaperta al doppio senso. Da quanto si è letto non sarebbero stati effettuati però lavori, ma solo qualche indagine. Se così fosse trovo scontato, addirittura superfluo l’attacco che gli esponenti del Partito democratico locale hanno rivolto alla parlamentare leghista. Definendola ininfluente. Dovevano essere invece i leghisti a sentirsi mal rappresentati. Beh, bastava controllare la sua attività alla Camera per capirlo. O della sua operosità riguardo ai temi locali, come per la Zona Economia Speciale, per esempio. Poi, perché criticarla: faceva solo parte della IX Commissione parlamentare Trasporti.
BOCCIATA
Rovigo Magazine

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