La Pagella

La Pagella

28 febbraio 2022

Ci voleva “a’ guera”, dicono a Roma, per far cessare una paura e farla divenire minore? Ubi maior minor cessat, dicevano i latini. Il mondo mediatico globalizzato ci pone sotto gli occhi tragedie che fino a non molti anni fa ne saremo venuti a conoscenza dopo anni. Come le catastrofi, che non lo sono mai per tutti. La dimostrazione c’è l’ha fornita il Covid. Un virus, che come ha detto il presidente Mattarella, può essere contenuto in una boccetta e mettere in ginocchio il globo. Come accaduto. Ma indirettamente ha lasciato la scena al conflitto in corso nell’ex Unione sovietica. Oscurando chi ha usufruito dello strumento per eccellenza, democratico e gratuito. La televisione. Dal nostro presidente della Regione ai vari virologi, immunologi e infettivologi vari. Ve lo posso assicurare, non c’è droga che eguagli “l’apparire”, indossare direttamente o indirettamente un “camice bianco” per indirizzare, rasserenare, informare, accompagnare il percorso terreno di una plebe che vorrebbe che la vita non avesse più fine, dopo che Dio è morto. Per un politico significa spot quotidiani gratuiti che portano voti. (pensate al presidente dell’Ucraina, Zelensky, un attore che nel 2015, in una serie televisiva dal nome “Servitore del popolo” interpretava la parte di un Presidente onesto e astuto, ne è diventato poi Presidente nella realtà). Per “i tecnici della sanità dello spettacolo” , i Crisanti, Pregliasco, Capua, Viola, Galli e Burioni l’apparire porta fama, parcelle e, prendetene nota, seggi nel prossimo Parlamento. Il tutto, come sempre, a spese di un popolo che conta una buona parte di bugiardi, furfanti e ovviamente parecchi imbecilli.

BOCCIATO

La signora Lauretta Negri la incontravo quasi tutti i giorni, e ci salutavamo. Prima che avessimo entrambi figli su cui piangere. Lei è una mamma, la mamma di Samuele Donadoni ucciso durante un conflitto a fuoco nel tentativo di liberare un sequestrato. Da subito desiderava capire l’esatta dinamica di quella morte. Era un suo diritto. Non avendo deciso di affidarsi “alla giustizia” di qualche killer, avendo generato un ottimo poliziotto inserito nel reparto speciale del Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza (NOCS) della Polizia, si è affidata alla Giustizia. La pazienza è una virtù. Ma dopo 25 anni di attesa la si può anche perdere. Chi ha ucciso suo figlio ancora non si sa di preciso. È stato “il fuoco amico” o i sequestratori? Il mistero deve, ripeto deve essere disvelato se decidiamo di chiamare l’Italia uno Stato civile. Mi chiedo: le pallottole rinvenute nel corpo del rodigino sono di una Beretta (in uso ai poliziotti) o di un Kalasnikov (in uso ai sequestratori)? Così tanto difficile stabilirlo, per la miseria!

BOCCIATO

Nessun profeta è gradito in patria, recitano i Vangeli. Lo aveva detto lo stesso Gesù in Nazareth quando fu accolto con freddezza dai suoi conterranei. Paolo Gioli è morto. Era un artista. Un genio. L’avevo intravisto solo qualche volta, una delle ultime anni fa quando visito’ la  mostra di opere di Gino Pinelli esposte nella “Pescheria Nuova”, organizzata dal comune di Rovigo. Era interessato soprattutto al dipinto che il pittore aveva posato sulla sua tavolozza e raffigurava un ruscello. Credo che la fede l’abbia indirizzata verso la fotografia, l’arte, la creatività. Ho letto con interesse varie recensioni post mortem, apparse su giornali nazionali e internazionali. Mi hanno confermato che non solo resta purtroppo valido il concetto che incomprensione, invidie, costringono uomini di valore a cercare successo lontano dalla propria provincia, rintanandosi alla fine del proprio percorso in un cenacolo. Per Gioli una frazione di Lendinara. Ma la conferma principale è che nessuno muore mai veramente.

PROMOSSO

Il conflitto Russia contro Ucraina non so se arriverà a una conclusione imminente. Cioè se prevarranno le ragioni della Russia o viceversa. La certezza è che finalmente ci siamo liberati da infettivologi, virologi, medici, scienziati, che con il loro allarmismo-ottimismo, ci hanno dagli schermi televisivi martellato i santissimi ogni istante. Tanto che il reiterato messaggio terrificante lanciato via etere una volta raggiunto il bersaglio non lo molla più. Ci cagheremo sotto e indosseremo le mascherine fino a ferragosto, a ogni piccolo malessere. La nostra è un’epoca Covid di contraddetti: niente lavoro, entrata uffici pubblici, bar, ristoranti a chi non è vaccinato. Ma i no vax possono tranquillamente recarsi a donare il sangue. Caffè solo al bancone e non a sedere, poi viceversa. In televisione si invitava solo chi si diceva a favore dei vaccini, gli altri esclusi e insultati. Chi non si vaccina deve pagarsi le cure in ospedale, e chi è vaccinato e si infetta  ugualmente dovendo ricorrere lo stesso all’ospedale che facciamo? Poi il green pass, prima valeva 90 giorni poi 60. Ci si deve vaccinare una volta, due volte, poi tre volte e ora quattro. Bisognerà pazientare qualche mese poi tutto passa. Ora siamo a due anni e non è passato niente, si contano ancora 300 morti al giorno. Sono dei test molti indicativi: ma non per comprendere se siamo sani, ma ubbidienti. Governare sfornando in un anno 43 decreti legge mi pare che assomigli più a una simil dittatura che a una democrazia. Ragionatevi sopra.

BOCCIATO

Il Dem Andrea Martella, neo segretario regionale del Partito democratico, in perfetta sintonia con gli obiettivi di un vero leader, ha avuto un ulteriore “aiutino”. Dopo che la Cassazione aveva bocciato la sua richiesta, e di Angelino Alfano, Gioacchino Alfano e Andrea Rigoni  di ottenere il vitalizio anticipato, arriva sostegno dai compagni. Dopo la  consulenza di 72mila euro lordi anno avuta dal Ministero del Lavoro ( ministro Andrea Orlando Pd) ora va aggiunto anche l’ingresso nel consiglio di amministrazione dell’Inapp, Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche. Cifra che dovrebbe aggirarsi sui 18/19.000 euro anno. Per meriti? O per le grandi capacità di movimento all’interno del partito, si racconta. Perché nel Pd  chi è no vax alle correnti rischia di essere posto in quarantena. E il buon Martella, dopo venti anni trascorsi in Parlamento a 110.000 euro, ricevuto successivamente un incarico alla vice presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, non poteva essere cassato. Per questi democratici arriva sempre  il “soccorso amico”. Infatti Martella fa riferimento all’Area Dem, corrente di maggioranza, il cui leader è…è…è …indovinate chi? Ma Andrea Orlando of course, naturally.

PROMOSSO

Il mio amato Ciro mi trascina dove vuole. In questo periodo è attratto dalle cagnette in calore. Nei nostri giretti quotidiani  mi capita di incrociare casualmente eventi di storia locale. Sabato pomeriggio in piazza Vittorio Emanuele II, a Rovigheto, un gruppo di cittadini ( comunisti compresi) manifestava in favore dell’Ucraina contro la madre Russia. ( matricidio c.p ). Come è labile la memoria. Invece, in piazza Merlin, ho incrociato il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli, apprezzato dai suoi compaesani, cui ho voluto regalare un consiglio: “Tienitelo ben saldo e dedicagli tutte le attenzioni che puoi, curalo in modo che resti nel tuo territorio e abbia lunga vita. Così avrai la certezza di governare per altri 20 anni”. Mi riferivo naturalmente al suo concittadino Angelo Zanellato.

PROMOSSO

 

 

Rovigo Magazine

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