La Pagella

La Pagella

4 aprile 2022

Quando fra anni un extraterrestre transiterà vicino alla terra, osservandola, probabilmente rimarrà accecato. Solo in Polesine pare si contino ad oggi oltre quattromila “specchi solari”. Che trasformano la forza del Sole in energia. Così, invece di illuminare questi alieni o marziani con le opere che ci hanno resi unici in questo nostro mondo, come il Colosseo, il Duomo, la Corte dei Miracoli, Regge, castelli, Borghi, gli rivoltiamo contro gli specchi delle nostre brame. Cioè la rincorsa al di più, all’improvvisazione. Capita. Quando si campa credendo che le risorse naturali siano illimitate. Come la nostra esistenza. Vogliamo sempre più agiatezza, benessere, beni voluttuari e, così facendo, allarghiamo la nostra infelicita’. “Mala contentezza”, la definiva nei suoi Discorsi, Machiavelli.

BOCCIATO

È da tempo che non mi meraviglio più del tracollo del Partito democratico nel Veneto. Da anni è diventato un club di compagni dei compagni. Sorry: ma quali compagni! Amici degli amici, che in cerchie oramai ristrette si spartiscono gli incarichi. Come d’altronde negli altri partiti. Così la meritocrazia lascia spazio all’amicizia, la milizia, la furbizia, la delizia, l’impudicizia, l’inimicizia. Tanto da affiancare dei candidati alle elezioni regionali che sembrano usciti dal lancio di una monetina: testa o croce. Lo è stato ultimamente Lorenzoni che sembrava, e probabilmente lo è, un genio nel suo settore. Ma in politica sta dimostrando i suoi limiti. Capita. Ma la prova del nove spetta ad Alessandra Moretti. Beh, ha battuto l’ex sindaco, ex sottosegretario vicentino come lei, Variati, colpendolo nel tallone “d’Achille”, mi immagino come, nella corsa per una poltronissima al parlamento europeo. Zaia invece l’aveva asfaltata, quando fu lanciata incautamente quale candidata alla conquista del Veneto, per la sinistra. Ma se il Pd, scavasse nel percorso di vita di un candidato, e disponesse soprattutto di due-tre esperti in grado di valutare capacità e peculiarità di chi deve essere immesso nella fossa del Leon, certamente non finiva così. La Moretti andava parcheggiata. In attesa di ruoli più adatti. Simpatica e altera nelle sue gaffe, tanto da farsi ultimamente deridere sui social dopo avere partorito una delle sue esilaranti idee: promuovere azioni penali su chi userà la “Z”. (lettera dipinta sui carri armati russi, ndr).

BOCCIATA

Le notizie in scatola che la televisione ci serve a colazione, pranzo e cena, arrivano poi alla pancia. Non al cervello. Selezionando così le notizie in base ai gusti politici: carne o pesce? Oggi alla mensa ci viene servito il 2% delle spese per la Difesa. Ci siamo impegnati a immetterle nella legge di bilancio: giusto o no? Vediamo. Attualmente spendiamo 1,2% del Prodotto interno lordo. Più o meno come Germania e Paesi Bassi. Meno di Spagna, Austria, Irlanda, Malta e Lussemburgo. Più di Croazia, Slovenia, Francia, Polonia, Grecia e Bulgaria. A ogni cittadino italiano vengono addebitati 350 euro anno. Meno di Ungheria, Croazia, Spagna, Bulgaria, Portogallo e Austria. Di più che Belgio, Grecia, Svezia, Germania, Francia e Finlandia. Noi però facciamo parte della NATO. E abbiamo quindi degli “obblighi” che dovremmo rispettare. La “Pace”, tra nazioni, è come la biologia per il nostro corpo umano. Cioè un complesso di sistemi che si controllano reciprocamente, in una sorta di conflitto permanente: salute-malattia. La pace ce la ritroviamo, senza accorgercene. La dobbiamo al nostro sistema immunitario che riconosce e combatte i nostri nemici, i nostri potenziali “invasori”. Una strategia che, solo il corpo umano sa fare, individuando e memorizzando elementi interni ed esterni dei conflitti già combattuti, e mantenendo così l’equilibrio. Quando dovesse riconoscere pericoli extra, arruola eserciti “stranieri”, al momento del bisogno. Insomma, per “difenderci dai nemici”, pare che dovremo investire di più in armi per non essere investiti. Vabbe’, siamo italiana ed è il nostro super debito pubblico che ci permette di essere così spendaccioni. Quando però si viene a scoprire che dei 38 miliardi (13 in più degli attuali 25), ovvero 104 milioni di euro ogni giorno, sarà speso il 60% in stipendi e solo il 28% in investimenti, cadono le braccia. La burocrazia ha il sopravvento: siamo una nazione di tantissimi Generali, 480 tra Marina, Esercito e Aeronautica. Uno ogni 378 militari. In Germania sono 202 su quasi 200.000 soldati. Negli Stati Uniti, che contano 1,5 milioni di militari, arrivano a 984, uno ogni 1500. Ma a spreco si aggiunge altro: i soldi che vanno  alle ruberie, tangenti. Il settore, da decenni, è  foriero di episodi di furti, mazzette, bustarelle. È la riprova di un Paese oramai marcio. Ultima ma non ultima, quella “tangente coperta” che doveva derivare della vendita di armi alla Colombia tramite l’abile sinistrato D’Alema, che doveva intascarsi ben 80 milioni di euro per il suo “impegno”. E poi qualcuno osa dire che siamo alla frutta. Ma quale frutta! Tra poco non consumeremo nemmeno il primo.

BOCCCIATO

Termino col marciume. In Veneto si evadono ogni anno 9 miliardi di euro di tasse. Prima di noi vengono Lombardia, Lazio e Campania. Gli “onesti italioti” complessivamente fanno prendere il largo alla riscossione di ben 103 miliardi. L’IMU non pagata da noi è pari al 23%, dodici Regioni ci superano con in testa Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Lazio eccetera. Meglio di noi Marche, Piemonte, Lombardia, Liguria e Emilia Romagna. Nord Ovest e Nord Est evadono meno Irap che il Centro Italia e molto meno del Meridione. Oramai viviamo in un sistema corrotto che affonda le proprie radici con la complicità del Parlamento, e le leggi emanate. Che permettono tutto e il suo contrario, come affermava l’avvocato Azzecca-garbugli di manzoniana memoria: “A saper bene maneggiare le grida, nessuno è innocente e nessuno è colpevole”. Specialità di politici, giudici e grossi industriali. Una Giustizia asservita ai potenti. Che se la cavano sempre, come il capo della Fiat Jonh Elkann che paga, come fosse una multa all’Agenzia delle Entrate, 746 milioni di euro concordati dopo un loro accertamento. Ma anche la multinazionale Kering, che detiene il marchio di Bottega Veneta, ha versato 186 milioni di euro. Ma quanto e per quanto tempo avevano evaso, è lecito chiedersi? Al Capone, il famoso boss italoamericano non fu arrestato per gli innumerevoli omicidi da lui compiuti negli USA, ma per evasione fiscale. Tanto da fargli dire:”Questa non è stata una condanna, ma un investimento ferroviario. E come se fossi andato a finire sotto il treno”. Brutta fine anche per il banchiere Madoff che si è visto infliggere 150 anni di galera per reati finanziari. Mentre nella nostra “bella Italia” invece  Zonin, tanto per dire, che ha messo sul lastrico migliaia di risparmiatori (che saremo noi a rifondere in parte) se la gode e godrà nelle sue ville e tenute finché non sarà chiamato, ma dal giudizio finale. Per ora mangia e dorme tranquillo. Borsellino e Falcone avevano chiarito come agire per interrompere il malaffare: dovevano seguire i grandi flussi di denaro, non i mafiosetti locali che erano agli ordini dei soldi. Infatti, gli “emissari “ della politica mafiosa, li hanno fatti eliminare. Ma credete o pensate ancora che vengano varate leggi chiare per evitare e interrompere tutto ciò? Mi auguro che non siate degli allocchì? Coi soldi si compra tutto, ieri e tanto più oggi: politica, mafia, e bella vita. Tanto che a Venezia, tra gli avventori di un bacaro, dopo aver visto passare un uomo anziano ma brutto-brutto, che faticava a camminare, ma con accanto due splendide fanciulle, si sono chiesti: “Come fae n’dare con uno cussi, mormorò qualcuno. No te sa che “ Scheo fa oseo”, gli fu risposto.

BOCCIATO

 

 

Rovigo Magazine

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