La Pagella

La Pagella

19 aprile 2022

È proprio vero che quando nasciamo abbiamo la mente abbastanza libera. Sono poi le frequentazioni ad inquinarla ed appesantirla. Per provare poi a liberarla occorre districare quella ragnatela che ci imprigiona e confligge tra superstizione e realtà, tra credo e verità. Almeno per chi vuole e cerca di usare a pieno il libero arbitrio. Ad esempio, ritengo interessante cercare di comprendere e ricercare la verità sulle Feste comandate. Per i cristiani il Natale e, ancora più importante, la Pasqua. Che celebrano la nascita e il miracolo della Resurrezione di Cristo. Lettera di San Paolo ai Corinzi: “…è risorto il terzo giorno secondo le scritture…”. La Maestria è comunque dimostrata nel decidere a chi affidare la diffusione al mondo della meravigliosa notizia. Alle donne, naturalmente, la cui capacità del pettegolezzo è insuperabile. L’Annuncio avvenne (… cercate Gesù Nazareno, il crocefisso, non è qui è risorto…” disse loro un angelo che sedeva ai lati della tomba vuota) secondo Matteo (28,1) dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana…. Infatti, ancora oggi, la rinascita di nostro Signore si celebra di domenica (Dies Domini, giorno del Signore). Che viene annunciata in tutte le chiese con uno scampanio che segnala La Veglia Pasquale il sabato notte, perché per gli antichi il giorno iniziava la sera. Ricordo che nelle campagne, popolate da credenti, le madri bagnavano con l’acqua gli occhi dei bambini perché vivessero “la commozione del Gesù risorto”. Quello che è certo è che, da quell’evento, svoltosi migliaia di anni fa, dopo tre giorni fuori le mura di Gerusalemme, il Miracolo non si è mai più ripetuto. Mai più. Infatti, nelle liturgie la chiesa lo vivifica con la frase: “…Ricordati dei nostri fratelli, che si sono addormentati nella speranza della resurrezione, e di tutti i defunti che si affidano alla tua clemenza…”. Speranza, appunto. Una virtù. Con l’avanzamento dell’età, e dopo aver letto qualche libro, ho iniziato a pormi delle domande: sulle tantissime nostre tombe dei cimiteri vi sono infisse due date, nascita e morte. Da lì non si scappa. La “speranza” della resurrezione dei moltissimi nostri morti cristiani ha sino ad oggi lasciato un’unica certezza, racchiusa nel nostro cuore che contiene “il cuore dei nostri cari”. E durerà finché viviamo, e si estinguerà con noi. Non vi pare strano poi che la Santa Pasqua, e quindi la morte di Gesù e relativa resurrezione, cambino continuamente? I contadini liquidavano il tutto con la Fede, ed un’unica affermazione: “ … quest’anno la Pasqua cade alta o bassa…”, a seconda le date fissate sul calendario. Con gli anni il “mistero” si è risolto. La celebrazione è legata agli astri. Anima Mundi. Si festeggia la domenica successiva alla prima luna piena dopo l’equinozio di Primavera, che è il 21 marzo. In sintesi: Gesù lo faranno risorgere una domenica che sarà sicuramente compresa tra 22 marzo e il 25 aprile. Una “liberazione” dall’ignoranza. Almeno per il sottoscritto. Di quando invece è nato Gesù, non il 25 dicembre, ve ne parlerò prossimamente.

IL SENTIMENTO VA ASSOLTO, NON SI PUÒ VOTARE

Girano dati che fanno riflettere. Per non dire oltre. Forniti dall’Istituto Superiore di Sanità. Non dalla bocciofila di Granzette. Su 10 morti di Covid sette sarebbero stati i vaccinati. Su 10 ricoverati 8 erano i vaccinati, come 7 i ricoverati in terapia intensiva su 10. ( pagina n 26-27-28 grafici  4a-4b-4c ). Ricoverati in Italia tra febbraio-marzo: 907 in terapia intensiva: 635 erano vaccinati, ossia il 70%. I non vaccinati sono stati 272; con una sola dose 40; con due dosi 157 mentre i vaccinati con booster sono stati 438, cioè il 40%. I decessi 3798 di cui 2649 erano vaccinati, cioè il 70%. I non vaccinati 1149, con una sola dose 160, con due dosi 801, mentre con booster 1688, cioè il 44%. (dati dal 4 febbraio al 6 marzo 2022). Vaccinati 8 casi di Covid su 10. Ricoverati 8 vaccinati su 10, pure 8 su 10 in terapia intensiva e 7 decessi su 10. Dati che vengono a conoscenza “clandestinamente”. Se pensate di vederli pubblicati o discussi sulle televisioni per poi farvene una ragione siete creduloni. Ma se, come credo, corrispondono al vero, siamo in mano a criminali, anche dell’informazione.

BOCCIATO

lo Stato italiano tutela gli evasori fiscali, i delinquenti, consente a ben 560 cittadini di essere scortati. Impiegando circa 2000 agenti sottratti ai loro compiti di difesa e tutela dei cittadini che vengono dirottati per fornire protezione a queste star. A parte pochi magistrati che, se fanno il loro lavoro per stroncare mafia e andrangheta coperte dai colletti bianchi rischiano davvero la loro vita, il resto è composto da intrallazzatori, politicanti, marmaglia che andrebbero presi a pernacchie più che fornire loro auto e agenti di scorta. Fra loro ci sono politicanti, giornalisti, attori, infettivologi e ciurma varia. In Francia gli scortati sono 165; in Germania 40 e in Inghilterra solo 20. Queste nazioni dimostrano un senso di vero rispetto per la cittadinanza e i soldi pubblici. Anche da questi dati si comprende che siamo governati da dei cialtroni.

BOCCIATO

Il mondo è bello perché è avariato, dicevano  nei bar di paese  quando venivano a conoscenza di comportamenti strani. Cioè fuori dalle regole comuni praticate. Tempi alquanto strani anche oggi che viviamo in un’epoca di contraddizioni, comportamenti, distorsioni e follie. Di cui la comunicazione globale ci pone a conoscenza. Insomma, fra il regno animale credo che più animale di tutti sia l’uomo. Certo, con le eccezioni che confermano però in generale la regola. Esempio: c’è chi spende, molto denaro per acquistare della merda di artista in barattolo. Chi, recentemente, si è aggiudicato per 1,2 milioni di dollari una “ricevuta di Arte Invisibile”. Cioè un artista staccava ai visitatori di una sua mostra una ricevuta di pagamento per una sua composizione “invisibile”, inesistente e che era solo nella sua mente. Per poi chiedere agli acquirenti di bruciala. Naturalmente per non farli ricoverare al manicomio, credo. Un acquirente non obbedì. E, a distanza di anni, ha deciso di accertarsi se in giro per il mondo c’erano ancora dei fessi, mettendola all’asta. Pare che in molti abbiano partecipato online, appunto  per non essere riconosciuti e internati. Un fesso ricco ha sborsato la cifra che avete letto. C’è anche chi ha comprato una tela bianca con un taglio al centro, per milioni di euro. Sulla quale si sono scervellati critici, intellettuali, menti sprecate. Oltre a stampare libri sulla “genialità dell’artista”. O si è mistificato un orinatoio, passato alla storia non per la sua utilità fisica ma intellettuale. O una banana attaccata al muro con nastro adesivo e venduta per 150.000 dollari. O quadri intrisi di colori buttati a cazzo da dei barattoli, solo per miliardari. Questi, più che artisti sono i furbi, che vivono e fanno fortuna sulle spalle dei fessi. In questa società, dove gli uomini  si vestono e truccano da donne, mentre le donne si vestono e scimiottano gli uomini. Dove le persone che rubano, non pagano le tasse e conducono una vita brillante divengono i furbi, per il popolo. Mentre i cittadini che pagano le tasse, fanno una vita modesta se non grama, e stravedono per i furbi, sono i fessi. Che sopravvivono per permettere ai furbi di esistere. Sicuramente siamo tutti dei “cessi ambulanti”,  come li definiva un sacerdote di Bagnolo. Nasciamo, mangiamo, viviamo e muoiano su questa terra. E scarichiamo bisogni e bisognini itineranti in luoghi deputati, privati e invisibili. Ma, purtroppo, anche in luoghi pubblici e visibili. Sono le “merde” o malefatte, le atrocità, lo stupro dell’ambiente che gli innumerevole errori della politica, dell’industria e in genere degli esseri umani che ricoprono ruoli rilevanti depositano in luoghi  ben visibili al pubblico. Anche voi potrete dilettarvi e classificare la “merde”, come dicono i francesi, cittadine o provinciali in base alla famosa “Scala di Bristol “, creata da due medici studiosi inglesi per valutare, tramite la consistenza delle feci umane la tipologia. Suddividendola in sette livelli. Divertitevi quindi, iniziando da quelle pubbliche.

PROMOSSO

 

 

Rovigo Magazine

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