Gaffe-o-no?

Gaffe-o-no?

19 luglio 2020

A un amico che procedeva da anni  in politica con guida a sinistra, e mi chiedeva chi avrei votato nel ballottaggio tra Gaffeo e Gambardella per il sindaco di Rovigheto avevo risposto: guarda, Gaffeo non lo conosco ma mi sembra altezzoso e antipatico, della Gambardella non chiedermi, la ritengo inadatta. La sua risposta fu tagliente, ma intelligente: mica con Gaffeo ci devi andare a mangiare una pizza, ribatte’ . Fatto è che non votai per nessuno dei due. Dopo tre anni e mezzo dall’accaduto, per rendere più viva la politica cittadina, vorrei stimolare quel che resta della minoranza in consiglio comunale a Rovigheto. Invitandola ad effettuare un ritiro espiatorio in qualche eremo. Senza fotografi, possibilmente, in modo che qualche faccia ritrovi connessione con la testa. E possa, nella meditazione, coordinarsi. Tralasciando possibilmente le bagattelle che leggiamo sui giornali. Potrebbe essere l’occasione per analizzare quei “massimi sistemi” a loro, e ai loro predecessori destrorsi a Palazzo Nodari, del tutto ignoti. Si chiamano PROGRAMMI. Cioè progetti che fanno arrivare “Milioni di euro” nelle casse comunali. In parole povere è la risultante di una pianificazione ben fatta da questa amministrazione. Trentatré milioni di euro assegnati nell’ultimo anno. Per il Pattinodromo Ponzetti di via Malipiero 2 milioni (PNRR); 0,5 per efficientemente energetico Polo Natatorio; per la riqualificazione urbana di via Oroboni 15 milioni; 0,5 per la nuova mensa della scuola Donadoni. Che vanno a sommarsi ai 4 per la messa in sicurezza dei ponti; 5,5 per acquisto di mezzi di trasporto a impatto zero; 350.000 euro per Teatro Sociale; 2,4 per Casa Serena. Sommando al recupero dell’ex ospedale Maddalena fanno 40 milioni. Ecco perché mi permetto di consigliare il ritiro in clausura ai componenti il centro destra. Dove, oltre a rilassarsi senza accapigliarsi, potranno  comprendere che se un progetto è ben fatto e strutturato può essere accolto e finanziato. Il contrario di quel via vai di Bergamin a Roma, per cambiare, sistemare, rivedere se il “progetto Maddalena” si riusciva una volta buona ad azzeccarlo. Occorrerà sfoderare buona volontà e un esame di contrizione, di coscienza addirittura se possibile, trattandosi di consiglieri comunali dichiaratisi “ cristiani “. Senza infastidire Dio con domande che un politico non dovrebbe mai fare: “Perché loro sono in grado di operare, progettare e portare soldi nel bilancio comunale e noi no? Te lo chiediamo nel nome di Gesù”. Passando invece al Confiteor “ Mea culpa”.
Rovigo Magazine

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