Politica in mano ai “colonnelli”, eccone i risultati.

Politica in mano ai “colonnelli”, eccone i risultati.

31 agosto 2022
Molti cittadini non percepiscono che ci troviamo nel bel mezzo di una semi-dittatura elettorale. Dove ci viene negata la possibilità di scegliere da chi vorremmo essere rappresentati. Perché il parlamento sarà ancora composto da due terzi di rappresentanti eletti in modo proporzionale su listìni plurinominali bloccati e un terzo in uninominali-maggioritari. Cari lettori di rovigomagazine ed elettori sono convinto che già questi marchingegni vi facciano giare la testa. Volevo dire, anche la testa. Questa schifezza di legge è frutto della chiara volontà dei “ capi partito “. Che, come “colonnelli“, vogliono essere loro a decidere che è dentro e chi fuori. Il popolo casomai verrà chiamato ad addossarsi la decisione: caricandosi sulle spalle una “croce” da apporre sul simbolo del già deciso. La contro firma di un “analfabeta” politico.  Chi si rifiuterà di trangugiare il pastone lasciandolo sul piatto se ne starà a casa. Perché, anche all’elettore più volonteroso,  risulta difficile vedere chiaro in mezzo a questa melma. In questa campagna elettorale squallida e irrispettosa della benché minima intelligenza verso gli elettori. In Polesine, considerata la diminuzione degli scranni romani, invieremo probabilmente un rappresentante padovano e, forse, un polesano o più difficilmente una polesana. Lo decideranno i votanti. Quelli che alimentano quest’ultimo mese prima dell’apertura delle urne sono però le barzellette, le promesse irrealizzabili che ci inondano giornalmente. Se vi astraete per un attimo innalzandovi dalla palude, dalla massa, vi accorgerete che l’antagonismo messo in essere è un trucco vecchio come il cucco: patrizi-plebei, guelfi-ghibellini, destra-sinistra sono spesso un inganno. Perché è da come ci posizioniamo che decidiamo quella che ci sembra destra, o quella che ci pare sinistra. Dall’alto non si notano posizioni privilegiate: sono solo concetti. Scendendo però accade di accorgersi che erano solo nostre “visoni, desideri” e null’altro.
Rovigo Magazine

I commenti sono chiusi