Quando anche la cultura è superficiale

Quando anche la cultura è superficiale

30 settembre 2022

Sono trascorse dodici primavere da quando l’amministrazione di centro sinistra di Rovigheto ha inaugurato il rifacimento della storica piazza XX settembre. Furono spesi 1,3 milioni di euro. All’epoca sedevo in consiglio comunale. Decisi di non partecipare alla votazione del progetto per un principio etico che dovrebbe sempre essere alla base di chi occupa ruoli istituzionali: mia moglie infatti aveva l’ambulatorio medico in quel rettangolo, tra i più belli della città. Espressi comunque il mio pensiero, considerato che la cultura sovrasta destra e sinistra. Sottolineai che “ El stradon de la Madona “ anticamente era un grande spazio sterrato. Delimitato dalle casette e dove il Marti Franco si svolgeva il mercato del bestiame. Solo successivamente fu delimitato da due filari di rose, penso in onore del fiore cui taluni imputano il nome della città. Furono poi messi a dimora i famigerati pini. Più adatti a località balneari come Rosolina Mare o Milano Marittima. Il rifacimento della piazza era dunque l’occasione per estirpare i pini marittimi e sostituirli per esempio con due filari di bosso, potati a grandi sfere. Riportando questo spazio alla maestosità quo ante. Senza “intrighi “, in cui il perimetro esaltava l’oggetto: la splendida chiesa della Rotonda e il suo campanile. Si doveva inoltre incaricare una società specializzata per progettare una illuminazione moderna. Dove il tempio fosse l’unico elemento a risplendere. Mentre il piazzale ne diveniva complemento, con una illuminazione fioca e gradevole prodotta da lampade poste al suolo, quasi invisibili. Furono invece istallati quei pacchiani lampioni, che una volta accesi stridono, e con la correità degli alberi oscurano e “uccidono” lo sfondo, la chiesa. Si sono poi costruiti muretti per permettere ai ragazzi di promuoverli quali base per schiamazzi e vandalismi. Oltre una fontana a sfioro, pericolosissima, e da più di un anno spenta. Negli anni si sono ripiantati i pini crollati a causa delle radici superficiali, e che sporcano con aghi e pigne. Ora, sempre una giunta di sinistra, ha deciso di abbatterli e sostituirli. Con che cosa? Una scelta tardiva per rimediare alla superficialità e al cattivo gusto precedente. Impegnando sempre denaro pubblico.
Rovigo Magazine

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